Nato l'11-7-1915, morto il 16-7-2000.
Chiamato dai giovani "lu Zii Peppi", con un carattere buono e disponibile sia sulla scena che nella vita. Un grande esempio per i giovani che frequentavano il Gruppo Teatrale. Ha calcato i palcoscenici di tante città della Sicilia. d'Italia e della Svizzera.
Protagonista di tantissime opere teatrali: "La Passione di Cristo" di A. La Vecchia, nel ruolo di Cristo e successivamente in quelli di Pilato -"Viva la Svizzera " di A. La Vecchia, nel ruolo di protagonista; - "La moglie fidanzata" di A. La Vecchia, nel ruolo del Medico - "La Cappilluzza " di A. La Vecchia, nel ruolo di del Sacerdote - "L'aria del Continente " di N. Martoglio, nelle vesti di Don Cola Duscio - "U Contra" di N. Martoglio, nel ruolo di Don Procopio - "Berretto a sonagli" di L. Pirandello, nel ruolo del delegato Spanò - "La patente" di L. Pirandello, nel ruolo di Chiarchiaro - "Il Tabernacolo " di L. Pirandello, nel ruolo del Prete - "L'uomo dal fiore in bocca " di L. Pirandello, nel ruolo dell'avventore - "Gatta ci cova" di A. G. Russo, nel ruolo di Isidoro - "I Mafiosi " di L. Sciasela, nel ruolo del Professore - "L'antenato" di C. Veneziani, nel ruolo di Guiscardo.
La nostra città vanta grandi tradizioni teatrali tra la folta schiera di artisti ma una particolare menzione merita Giuseppe Maira al quale dedichiamo un pezzo di questo giornale. Molti anziani ricordano con affetto questo falegname-attore, questo grande attore, la cui passione per il teatro ne ha fatto un motivo di vita, un hobby che ha trasformato la sua spiccata personalità in un grande del palcoscenico. Come si legge nel curriculum molte sono le opere in cui ha recitato Giuseppe Maira. Anche se descritte in sintesi ci si accorge che Egli ci ha offerto un grande quadro della sua bravura. Il suo entusiasmo, la sua verve dinamica, la sua attività amatoriale va ricordata come una figura di alta levatura, esempio ai giovani che si cimentano nell'attività teatrale.