La peschicoltura a Canicattì

La peschicoltura a Canicattì

In anni recenti altri prodotti agricoli hanno integrato la pur gloriosa Uva Italia (che, fra l’altro, ha ottenuto il prestigioso riconoscimento dell’I.G.P. indicazione geografica protetta) e gli altri vitigni. ma è stata ulteriormente tratta di tradizionali produzioni già presenti nel territorio, ma che sono state potenziate; tali colture riguardano il settore ortofrutticolo, con prodotti tradizionali come susine, albicocche, etc...
Un settore in forte espansione è la peschicoltura, che ha fatto di Canicattì il punto di riferimento di un nuovo distretto della pesca, a cavallo tra le provincie di Agrigento e Caltanisetta, comprendente, oltre alla nostra città, alcuni centri minori, come Delia, Riesi, etc… Tra le pesche più coltivate nel canicattinese ricordiamo la Diamond Ray (nettarina a polpa gialla), l’Emeraude (nettarina a polpa bianca), l’Hermione (pesca a polpa bianca), la Romea (gialla, percoca), la Lolita (pesca gialla), e così via. Ma la regina della peschicoltura siciliana (e quindi anche di quella canicattinese) è la Tardiva di Leonforte, una varietà tradizionale per la forma e la colorazione del frutto, con polpa gialla e consistente, ottimo sapore e profumo; opportunamente insacchettata, questa pesca ha una maturazione molto tardiva, fino a tutto ottobre), maturando in sacchetti che proteggono il frutto da parassiti e intemperie.
La caratteristica più importante della peschicoltura canicattinese è la compresenza di cultivar precoci e tardive, che consente di diversificare la produzione e la commercializzazione, fino a coprire un arco di tempo più lungo che in passato. Sono delle varietà di pesche che si differenziano rispetto alla tradizione regionale, e che rispondono piuttosto agli standard nazionali del prodotto. La zona di Canicattì è l’ideale per la peschicoltura, a causa delle favorevoli condizioni del microclima, per un tipo di coltivazione a basso fabbisogno di freddo, che risulta in costante aumento.
Tornando al tema principale di queste considerazioni, l’alta vocazione agricola del territorio è confermata anche dal grande sviluppo di aziende di carattere agroalimentare, come oleifici, cantine, caseifici. L’agricoltura rappresenta il punto di riferimento economico più importante per la nostra città, fornendo certamente prodotti di qualità, ma che scontano una certa carenza nella publicizzazione. Ci auguriamo che in futuro i canicattinesi sviluppino questi aspetti, accorgendosi per esempio le enormi potenzialità racchiuse nei nuovi strumenti di vendita e promozione on-line. , il cosiddetto “commercio elettronico”.

Domenico Turco