Diario di una Direttrice di Colonia di Franca Gioia
Presentazione di Manuela Seminatore
II patrimonio storico della Città di Canicattì si completa e si realizza anche attraverso le pagine di manoscritti come questo. Una forma alternativa e forse più vera dei documenti "ufficiali" che narrano, con estrema freddezza, gli avvenimenti che hanno caratterizzato e caratterizzano le storia della nostra terra.
Un modo di rivivere il passato attraverso il racconto di una giovane donna che, con dedizione e con grande passione, vive la sua età accompagnata dal sorriso dei bambini, attraverso la loro innocenza, attraverso la loro spensieratezza ma anche al cospetto di grandi forze militari e politiche di estensione mondiale.
Alla "colonia" si respirava aria di serenità e, accanto allo studio ed al gioco, spiccano i sentimenti patriottici caratteristici di quel particolare periodo storico sociale che permeano indiscutibilmente tutte le pagine del diario.
Una esperienza vissuta e descritta con intenso lirismo di una donna di appena 22 anni che, con grande entusiasmo, ci fa vivere emozioni nuove, emozioni estranee alle generazioni che oggi ignorano l'esistenza di questa meravigliosa ma ormai cadente opera architettonica che domina la collina di contrada "Rinazzi".
Ed è a loro che rivolgo il mio invito a leggere questi documenti preziosi che ci possono aiutare ad aprire nuovi orizzonti ed a conoscere nuove realtà storiche che un tempo ebbero il loro splendore e la loro importanza.
La parole mirano dirette al cuore con incipiente intensità e con indiscussa forza trasportando il lettore all'interno di un mondo nuovo, un mondo estraneo alla frenesia del nostro tempo ma ricco di infinita intensità e di grande umanità.
Un manoscritto che, con grande minuzia di particolari, racconta con estrema semplicità ma con intensa emozione, le calde giornate di agosto impiegate per la preparazione culturale e fisica dei piccoli, le loro urla emozionate della loro giovane età ed il senso intenso di dispiacere che nasce dopo il distacco.
Un invito alla lettura che può riportare a galla sensazioni vissute con vigorosa profondità e nello stesso tempo ci catapulta nella consapevolezza di chi, come me, ha sete di sapere e di capire quanto la nostra città è cambiata e quanto ancora dovrà cambiare: un miglioramento sostanziale che potrebbe avvenire solamente volgendo uno sguardo al nostro passato, tesoro indispensabile che identifica l'identità culturale di un popolo.