PREFAZIONE A "LA SECOLARE ACCADEMIA DEL PARNASO CANICATTINESE - CANICATTI', GLI ARCADI, IL BARONE
di Diego Lodato
Con la Secolare Accademia del Parnaso i canicattinesi hanno dato vita a una istituzione talmente umoristica e satirica che un insi¬gne critico quale Adriano Tilgher, grande estimatore di Luigi Pirandello, in una lettera inviata all'avvocato Salvatore Sanmartino, ha potuto definirla «la più audace e geniale satira politica e del costu¬me». E un docente universitario e storico, come Santi Correnti, studio¬so di vicende, tradizioni, usi e costumi siciliani, nel suo recente libro "La Sicilia che ride " ha potuto affermare: «Credo che sia difficile con¬tendere la palma dell'umorismo istituzionalizzato in Sicilia alla "Secolare Accademia del Parnaso" di Canicattì».
Il professor Correnti pone in rilievo nel suo brillante saggio che tale Accademia occupa «un posto veramente unico nella storia del¬l'umorismo isolano»: e ciò, come egli dichiara, «non soltanto per le sue gesta, ma per il fatto che nessun'altra Accademia del genere può vantare - che di essa fecero parte, quali Arcadi minori personalità notissime». Egli elenca, quindi, i letterati, scrittori, poeti e artisti illu¬stri che diedero la loro adesione alla Secolare Accademia del Parnaso Canicattinese: da Pirandello a Gentile, da Marinetti a Trilussa, da Romagnoli a Bontempelli, da Marco Praga a Fraccaroli, ad Hélène Tuzet, da Angelo Musco a Marta Abba.
Veramente unica nel suo genere è stata l'Accademia del Parnaso di Canicattì, vivacizzata da «un'accolta di giovani, pieni di buon umore e d'intelletto». Essi si sono prodigati a creare un mondo fanta¬stico in cui tutto si svolge alla rovescia, dove l'immaginazione si confonde con la realtà, dove la carriera si percorre a ritroso, dove i veri maggiori sono i minori, dove gli asini sono "saggi e sapienti" e dove i soci, detti arcadi, pur se nella vita discordi, si ritrovano poi, come le Muse sulle vette del Parnaso, tutti concordi, tutti amanti della poesia, tutti con i petti frementi di canti, o meglio, come è detto nel sot¬totitolo della "Parnasiana", «di canti, code, meditazioni e ragli»: e tutto ciò con l'intento, come dice bene Lelio Sengrini, un amico del¬l'avvocato Francesco Macaluso, «di mettere in ridicolo la vita in ciò che questa meriti; di scherzare sulle scemenze umane e sulle cose serie; di prendere a gabbo i presuntuosi, i manierosi, i pieni di fumo, le fame malcreate».
La Secolare Accademia del Parnaso è riuscita con le sue burle anche a valicare i patrii confini, come dimostra la polemica con i gior¬nalisti spagnoli sulla nazionalità di Cristoforo Colombo. Delle sue beffe e delle sue canzonature si è interessata pure la stampa locale e nazionale. Nel 1946 "L'Ora del Popolo" di Palermo pubblicava un divertente servizio di Giovanni Filippone che aveva per titolo «L'uma¬nità vista dal... Parnaso». Nel 1965 il "Gazzettino di Venezia" sfog¬giava uno spassoso reportage di Giuseppe Mugnone intitolato «Gli eccezionali burloni del Parnaso di Canicattì». Nel 1970 "Il Tempo" di Roma dava lustro all'Accademia canicattinese con un brioso articolo di Francobaldo Chiocci dal titolo «Con una beffa a Canicattì si otte¬neva l'iminortalità». Nel 1973 era "La Sicilia" di Catania, con la firma di Giuseppe Alaimo, a dedicare un'intera pagina a «L'Accademia che fece ridere l'Italia».
Un arcade minore, in particolare, ha fatto tanto parlare di sé sulla stampa nazionale e anche estera: il barone Agostino La Lomia. Dei diciotto capitoli di questo volume gli ultimi tre sono dedicati proprio a lui, alla sua figura di nobiluomo eccentrico, alla sua vita di estroso giramondo e al regno "sui generis " dell'isola taorminese di Capo La Croce, che egli aveva scelto come sede marina del Parnaso, a corona¬mento della sede urbana canicattinese "con acqua corrente" e della sede rurale "con annesso orto".
Comunque, signoreggia nell'insieme Canicattì, culla e sede della Secolare Accademia del Parnaso, città madre, naturale o adottiva, di tutti gli arcadi, compresi quelli onorari di alto rango. La satira, l'iro¬nia, l'umorismo, con le burle, le beffe e gli scherzi, gremiscono le vicende parnasiane dei vari capitoli e dei paragrafi in cui essi si suddividono. Alla fine di ogni capitolo seguono le note esplicative e biblio¬grafiche, in cui tutto viene documentato e chiarito. I versi, le frasi e i termini in dialetto sono tradotti nelle note in lingua italiana, per rendere comprensibile a tutti, anche a chi ha poca dimestichezza con l'i¬dioma siculo, la lettura del testo.
Tra gli arcadi minori hanno un posto di primo piano nelle vicen¬de parnasiane il sen. Salvatore Sanmartino e il farmacista Diego Cigna, considerati i padri del Parnaso, e poi quelli che sono i poeti cantori della Secolare Accademia, l'avv. Francesco Macaluso e il sarto poeta Peppipaci. Ma tanti altri arcadi, minori e maggiori, si muovono e agiscono nelle pagine evocative dell'esilarante mondo della "somara saggia e tanto sapiente", mondo che destò un forte fascino sull'animo di numerosi uomini illustri e suscitò una così cor¬diale simpatia in Luigi Pirandello da far sì che egli, che di solito fre¬quentava i grandi teatri delle metropoli d'Europa e d'America, venis¬se nel 1927 a Canicatti per rappresentare al Teatro Sociale i "Sei per¬sonaggi in cerca d'autore".
Diego Lodato
Diego Lodato
Diego Lodato, laureato in Lettere Classiche e docente, è autore delle seguenti pubblicazioni:
L'Età Antica - Dalla preistoria alla caduta dell'Impero Romano d'Occidente, Caltanissetta 1981;
Il medioevo - Dalla caduta dell'Impero Romano d'Occidente alla scoperta dell'America, Caltanissetta 1982;
La Città di Canicattì - Storia, Ambiente, Arte, Uomini Illustri, Folklore, Papiro Editrice, Enna, 1987 (con Antonio La Vecchia);
Itinerario Storico di Canicattì, Edizione a cura dei Salesiani di Rovitelli, Canicattì 1992;
La Secolare Accademia del Parnaso Canicattinese - Canicattì, gli Arcadi, il Barone, Edizioni Arti Grafiche Avanzato, Canicattì 1998;
Sommario Storico e Fotografico di Canicattì - Fatti, luoghi e personaggi, Edizione a cura del Kiwanis Club di Canicattì, Canicattì 2003;
La Festa e il Culto di San Diego, Protettore di Canicattì, in Appunti di viaggio - Folklore, Storia e Religiosità in Sicilia, Edizione a cura della FIDAPA, Siracusa 205;
La devozione e la chiesa di San Diego a Canicattì, in D. Fausto Curto D'Andrea, San Diego de Alcalà - Vita del Santo, Caltanissetta 1993;
I Giudici Antonino Saetta e Rosario Livatino, in Canicattì ricorda i Giudici, Edizione a cura del Comune, Canicattì 2006;
Canicattì nelle sue antiche vicende storiche, tra miti, tradizioni e leggende, in Territorio, Religiosità, Tradizioni popolari nell'area di Canicattì, Edizione a cura del Kiwanis International Club, Canicattì 2000;
La Secolare Accademia del Parnaso, in I Luoghi della Memoria, Canicattì 2005;
Canicattì tra mitologia e archeologia, in Sotto & Sopra - Guida ai siti speleologici e monumentali della Provincia di Agrigento, Vol. II, a cura della Provincia Regionale di Agrigento, Agrigento 2005;
Agostino Fausto La Lomia, barone di Renda e Carbuscia, ultimo degli Arcadi e dei Gattopardi, in La Torre, a. XXVIII n. 18, 4 ottobre 1981;
Uomini e cose nella Canicattì del Cinquecento, in La Torre, a. XXXVI n. 13, 8 luglio 1990;
Emblema negletto = Comune derelitto, in La Torre, a. XXVIII n. 14, 26 luglio 1981;
Storia semiseria di un paese di cuccagna, in La Torre, a. XXVIII n. 16, 6 settembre 1981;
L'ottava meraviglia del mondo, in La Torre, a. XXVIII n. 17, 20 settembre 1981;
Un grande canicattinese ammirato da Garibaldi: Mons. Benedetto La Vecchia, Arcivescovo di Siracusa, in La Torre, a. XXIX n. 13, 11 luglio 1982;
Dinamismo canicattinese nei primi anni del Novecento, in La Torre, a. XXXIX n. 15, 8 agosto 1993
Vito Soldano tra storia e leggenda, in La Torre, a. XL n. 19, 4 dicembre 1994;
Canicattì tra commissari prefettizi e podestà, in La Torre, a. XLII n. 6, 21 aprile 1996;
L'occupazione americana di Canicattì in un recente libro di Norris H. Perkins, in La Torre, a. XLIII n. 2, febbraio 1997;
L'amministrazione della giustizia nella Canicattì baronale, in La Torre, a. XLIII n. 4, aprile 1997;
Cento anni fa il progetto di Ernesto Basile per il Teatro Sociale di Canicattì, in Canicattì Nuova, a. XXVI nn. 11-12, 11-25 luglio 1999;
Luigi Pirandello a Canicattì, in Canicattì Nuova, a. XXVIII n. 3, 18 febbraio 2001;
I tragici fatti del 12 e 14 luglio 1943 a Canicattì, in Canicattì Nuova, a.XXX nn. 14-15, 14 - 28 settembre 2003;
Il Castello di Canicattì e la celebre Armeria, in La Comarca, a. I n. 2, Naro, novembre 2008;
Il Dott. Antonino Sciascia, scopritore della fototerapia e precursore delle scienze radiologiche, in Canicattì Nuova, a. XXV nn. 19-20, 6-20 dicembre 1998;
Fra Bernardo Maria da Canicattì, missionario, poliglotta e glottologo di fama mondiale, in Canicattì Nuova, a. XXVIII n. 6, 15 aprile 2001;
Mons. Carmelo Moncada, dotto e santo arciprete, grande amico del popolo e benefattore dei poveri, in Unitré, Canicattì, 8 giugno 2008;
L'ampio quartiere canicattinese d'Oltreponte, in Unitré, Canicattì, 30 maggio 2010.
Numerosi altri articoli, saggi, monografie, biografie, recensioni e relazioni si trovano nei periodici La Torre, Canicattì nuova, Unitré, La Comarca e altrove, come nei siti http://www.solfano.it , http://www.canicatti-centrodoc.it , http://www.canicattimia.it . Ci vorrebbero altre pagine per elencarli tutti.